mercoledì 27 agosto 2008

lunedì 25 agosto 2008

BIOGRAFIA


FORMAZIONE: Nel 1989 diploma di Accademia di Belle Arti a Brera, Milano.

PERIODI: Dal ’92 lavora utilizzando i colori offerti dalla vita del consumatore costante, portando in studio e in galleria materiali da imballaggio e depliants pubblicitari ritrovati nei centri commerciali e nelle buche delle lettere del quartiere.

SOGGETTI: analisi ironica dell’affastellarsi della comunicazione ridotta a rumore visivo. I titoli dei pezzi fanno spesso riferimento al web , all’invasione pubblicitaria e all’informatica.

TECNICHE: assemblaggi tridimensionali, installazioni, concrezioni con strappi d’immagini e parole dall’informazione pubblicitaria del buon consumatore, foto, slides show d’immagini.
Utilizza scatole da imballaggio, contenitori di prodotti, depliants, pubblicazioni patinate, manifesti, colla termica, su supporti di recupero.



Raffaella Formenti (Brescia,’55), concentra il proprio interesse sulla parola stampata e sull’affollamento d’immagini che diviene vicolo cieco della comunicazione. Frequenti e rapidi attraversamenti dell’Europa la stratificano di immagini in espansione emotiva, dal Metrò di Parigi al Museo d’Art Brut di Losanna.
Si diploma nell’89 all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano iniziando una costante presenza espositiva. Alcune sue opere (tra cui la “Torre Informatica” del ’92) fanno parte della collezione del Museo MART di Rovereto ed esposte in occasione di mostre sull”Archivio Nuova Scrittura, tra cui le recenti “La Parola nell’Arte” al MART di Rovereto e “ Libri Taglienti Esplosivi e Luminosi” al Museion di Bolzano.
Nel 2002 viene edita una pubblicazione sui primi dieci anni di ricerca (testi di C. Di Scalzo, G.Zanchetti, B.Tosatti,) in occasione di una serie di Personali dal titolo “Motore di ricerca” con cui invade diverse gallerie, (tra cui Piazza delle Erbe artgallery di Montecassiano, Fabio Paris artgallery di Brescia, la Galleria Peccolo di Livorno).
In occasione della mostra “030, Arte da Brescia”, curata da F. Paris e F. Tedeschi nel 2003, lavora a un progetto sui motori di ricerca del lavoro: “www.travagliare.com, transitivo, irregolare” proposto sottoforma di sito reale in rete e di sito virtuale, con reti rosse da cantiere, nello spazio espositivo.
Viene invitata ospite a “Ecomondo 2004 - Ecologia per uno sviluppo sostenibile” dall’Ente Fiera di Rimini, a rappresentare con il suo lavoro l’attenzione dell’Arte per queste problematiche.
Nel 2004 partecipa a “Segnali inquieti” alla Galleria Peccolo, “Disseminazioni “ a Palazzo Stella di Genova, ”Raccolti & Differenziati” alla Galleria Cilena, “Rifiuto Riusato ad arte”, a cura di Roberto Peccolo.
Viene invitata a partecipare a un workshop Italia - Austria dalla Galleria Pimmingstorfer di Peuerbach per la mostra “Signum universalis”, e a “Pleinair 2004” al Mathildenhohe Kunstlerkoloniemuseum di Darmstadt, in Germania. La rivista Tellus le dedica un capitolo in “Vite con ribellione” (a cura di C. Di Scalzo), a sottolinearne l’ atteggiamento border line anche rispetto al mercato dell’arte, atteggiamento sottolineato anche nell’articolo che la rivista romana di letteratura Avanguardia le dedica nel 2006.
Fa parte dal 2007 del gruppo europeo “Mirabel Compagnie”, 10 artisti di diversi linguaggi artistici per una comunicazione nelle differenze.
Recente catalogo con testo di V.Dehò è “Zig Zag tra Bus e Spam” (titolo delle ultime personali e del video di L.Menaldino prodotto dalla Galleria Peccolo per l’occasione). Ultima sua personale è “E...paghi tra un anno” allo Spazio Tadini di Milano. L’attitudine con cui lavora è legata al concetto di DERIVA: perdere controllo, riprendere controllo, lasciarsi condurre dalla casualità, tornare sulla rotta restando vigili alle suggestioni dell’ambiente. Navigare nella realtà come si fosse all’interno di un cervello elettronico con molle scattate in libertà: costante nel suo lavoro è infatti il riferimento al web, da cui attinge le terminologie e ne fa parodie cartacee, quasi a volerne ridisegnare con l’ironia l’aspetto più fragile e umano.

"Nel mio lavoro indago nei luoghi della comunicazione e delle parole con lo strappo e l’appropriazione di frammenti di ciò che vedo e tocco, ricostruendo concrezioni e improbabili marchingegni che diano un rivestimento tangibile, seppur immaginario, al mondo tecnologico con cui l’uomo ha aperto nuove e interessanti vie al comunicare". rf
“Volevo solo leggere e scrivere, e viaggiare nei luoghi delle parole, ma anche le mani hanno preteso il loro spazio d’azione, e intervengono con pensieri ingombranti ogni volta che entrano in rapporto con oggetti carichi di parole.” rf

intagli di parole

amo gli intagli di parole che
trasformano un foglio ripiegato in infinita estensione di pensiero

mercoledì 20 agosto 2008

TRANS SCRAPS

un TRANS scrap

tre TRANS scraps

un TRANS scrap e un chiodo


un chiodo lascia on line il frammento
più punti fissi ne variano forma e direzione
un TRANS scrap
non è la minor distanza
tra due punti fissi

è un frammento di percorso
di ricerca mirata on line
incidentata da nodi di distrazione che
deviano
interrompono
variano il tragitto


sabato 16 agosto 2008

...in rete

... in cerca di nuove strategie

giovedì 14 agosto 2008